Come cambiare intestatario in bolletta
Trasferirsi in una nuova abitazione è un’esperienza entusiasmante, ma comporta anche qualche operazione burocratica: cambiare l’intestatario in bolletta è una di queste. Difatti, quando entri in una nuova casa puoi trovarti di fronte a due possibili situazioni: la voltura o il subentro.
Continua a leggere l’articolo per scoprire:
- come cambiare intestatario in bolletta con la voltura
- quali documenti ti servono per la voltura
- i tempi e i costi di realizzazione del cambio intestatario
- cos’è il subentro
La voltura: come cambiare intestatario in bolletta durante il trasloco
Quando effettui un trasloco, una delle prime cose da fare è pensare alle forniture elettriche ed energetiche. Difatti, sarà necessario cambiare intestatario in bolletta per far sì che i costi energetici vengano attribuiti a te. L’operazione per farlo si chiama voltura ed è indispensabile nel momento in cui, al tuo arrivo nella nuova casa, le precedenti forniture elettriche ed energiche sono ancora attive.
Vediamo insieme di cosa hai bisogno.
I documenti necessari per la voltura
Per cambiare intestatario della bolletta dovrai preparare una serie di documenti indispensabili. Infatti ti serviranno:
- il codice fiscale
- il tuo documento d’identità
- il contratto d’affitto o il documento di proprietà dell’immobile
- l’ultima lettura del contatore
- il domicilio del vecchio proprietario
- almeno una bolletta dell’intestatario precedente da cui recuperare il codice POD e il codice PDR
Proprio a quest’ultimo proposito, nel caso tu non lo avessi mai fatto prima, ti consigliamo di recuperare l’articolo come leggere la bolletta per capire come fare.
I tempi e i costi di esecuzione della voltura
La voltura richiede dei tempi di esecuzione rapidi e dei costi relativamente contenuti.
Difatti, l’esecuzione della voltura ti richiederà solo sette giorni, ma il consiglio è quello di muoverti sempre con anticipo per evitare spiacevoli sorprese e ritrovarti in una casa nuova senza gas e luce.
Per quanto riguarda i costi, questi dipendono da due possibili circostanze in cui ti puoi trovare:
- Nel mercato libero dovrai pagare gli oneri amministrativi di 25,81€, una quota di servizio dai 20 ai 60€ in base al fornitore, un eventuale deposito come cauzione e l’Iva al 22%
- Nel regime di maggiore tutela i costi sono i medesimi oneri amministrativi di 25,81€, la quota di servizio di 23€, l’imposta di bollo di 16€, il deposito cauzionale richiesto dal fornitore e l’Iva al 22%
Per capire in quale situazione ti trovi, dovrai semplicemente leggere una bolletta relativa alla fornitura: lì è indicato il mercato di riferimento.
Ad ogni modo, tieni presente che questa suddivisione sarà valida solo fino al 2022. Se vuoi saperne di più, ti lasciamo questo interessante articolo de Il Sole 24 Ore.
Il subentro in caso di contatori disattivati
Un ultimo consiglio che possiamo darti è quello di non confondere la voltura con il subentro.
Difatti, quest’ultimo è l’operazione necessaria quando i contatori della nuova casa sono stati disattivati. In questo caso dovrai stipulare un nuovo contratto, attivare l’offerta gas e/o luce più adatta a te e richiedere la riattivazione dei contatori.