Trovare casa non è facile. Ma trovare le persone giuste da metterci dentro non è impresa meno ardua. Non andare d’accordo con qualcuno è nell’ordine delle cose e, per quanto una persona sia paziente e tollerante, la convivenza sa essere una prova del fuoco anche fra gli amici più affiatati. Eppure, una casa popolata di persone che vivono in armonia, condividono gioie e dolori, oltre che pranzi, cene e magari anche uscite serali, è una di quelle esperienze che possono cambiarti la vita.
Se affitti una casa o una camera, ecco dunque un pratico decalogo di suggerimenti per non trasformare il proprio appartamento in un covo di rabbia e rancori sopiti, ma per riuscire a trovare quella famiglia alternativa che merita ogni fuori sede.
1. Un annuncio chiaro
AAA Cercasi… La ricerca di un nuovo inquilino passa necessariamente per un annuncio. E se si vuole risparmiare e risparmiarsi telefonate inconcludenti è inutile scrivere “astenersi perditempo”. Molto più senso ha sintetizzare le informazioni chiave sulla casa in poche frasi dal tono colloquiale e affabile. Quante stanze? Quanti inquilini? Spese incluse o escluse? Casa mista o no? Tutti della stessa età oppure aperti al gap generazionale? Per qualche consiglio in più su come inserire una buona offerta, vale la pena leggere “Le 5 regole per un annuncio perfetto“.
2. Programmare gli appuntamenti
Prenditi almeno mezz’ora per ogni appuntamento. Fra tour della casa, domande sul contratto d’affitto, deposito cauzionale, ripartizione delle spese accessorie e spazio di conoscenza reciproca, è il tempo minimo per capire se una persona qualunque può trasformarsi in un potenziale inquilino. Nel caso di appartamenti da più di due persone, fai in modo che siano presenti più inquilini possibile. È utile per avere opinioni incrociate e dare la possibilità all’aspirante affittuario di conoscere tutti i futuri coabitanti.
3. Presentare la casa in condizioni ottimali
Se vuoi una bella persona intorno a te, comincia col rendere bello l’ambiente che ti sta intorno. Non è una questione di etichetta, ma di coerenza. Conoscere un potenziale inquilino non è troppo diverso da un primo appuntamento: si cerca di apparire al meglio perché ci si aspetta il meglio dal potenziale rapporto. E perché per mostrare i nostri difetti c’è sempre tempo…
4. Giudici ma non critici
Incontrare l’aspirante inquilino somiglia molto a un esame. O meglio, a un provino dove tu sei il giudice e il potenziale coinquilino il performer che deve convincervi. Il che non significa che devi farti prendere la mano e imitare la perfidia dei giudici di un talent. Non essere troppo rigido nell’esaminare chi ti sta davanti: spesso il “fattore X” lo possiedono le persone più insospettabili.
5. Cerca uno spirito affine (ma alternativo)
Studia bene le caratteristiche del potenziale inquilino: interessi, hobby, occupazioni. Condividere passioni è alla base di ogni relazione sociale, ma non dimenticare che ogni differenza è una potenziale ricchezza. Persone che si occupano della stessa cosa possono dar vita a una tensione competitiva. Persone troppo distanti spesso e volentieri finiscono per ritrovarsi in cucina e condividere solo silenzi imbarazzanti dopo il “ciao” di cortesia. Persone inadatte a convivere finiscono poi con il togliersi anche quel “ciao”…
Per aiutarti nella ricerca, puoi adesso navigare fra le richieste d’affitto, orientandoti fra i profili di chi cerca e i loro desiderata.
6. Regole, ma non comandamenti
Sii preciso nell’elencare costi e abitudini della casa in anticipo. I famigerati “turni” per pulizia e bollette sono antipatici ma essenziali per stabilire una regolarità, ed è giusto annunciarli mostrandosi elastici e pronti a “riscrivere” le abitudini per adeguarsi alle esigenze di tutti.
7. Proseguire l’appuntamento altrove
Non bisogna dimenticare che chi viene a vedere casa gioca “in trasferta”: una condizione che può portare anche la persona più alla mano ad avere un atteggiamento meno naturale o più puntiglioso. Se c’è possibilità, invita l’ospite a prendere un caffè al bar sotto casa. Oppure offriti di accompagnarlo alla fermata più vicina. Da quei pochi minuti in più si ottengono molte informazioni preziose sulla reciproca conoscenza.
8. Scaccia il “fantasma dei coinquilini passati”
È successo a tutti. Si condividono mesi o magari anche anni bellissimi. Poi, a un certo punto, qualcuno dice addio. Vuoi perché si è laureato, ha trovato un nuovo lavoro o un amore importante, ma alla fine ti lascia con una stanza libera e un vuoto nel cuore. I cambiamenti sono nell’ordine naturale delle cose e, per quanto adesso tu viva col pensiero di ricreare quella sincronia, non devi lasciarti andare alla nostalgia. Cercare nel nuovo arrivato/a lo spirito dell’inquilino precedente è folle e a tratti masochista.
9. Prenditi il tempo, ma non tutto il tempo
Invita a veder casa tutti i coinquilini potenziali. Prenditi il tempo per conoscerli e valutarli attentamente. Ma non dimenticare: come tu hai bisogno di trovare qualcuno con cui condividere le spese di un affitto, anche chi hai davanti ha esigenza di trovare un tetto in tempi ragionevoli. Il fattore tempo può fregare tutti e non è bello per nessuna delle due parti in causa sentirsi dire dopo settimane “Mi dispiace, ma ho già trovato!”.
10. Scegli l’empatia
L’empatia è un fattore fondamentale in qualunque tipo di relazione, casuale o duratura. Nel caso del coinquilinato, dove si ha un tempo relativo per capire se una persona è fatta per condividere con noi spazi, spese e specificità del carattere, alla fine occorre appellarsi a quel senso arcano e misterioso che è la capacità di entrare in contatto con l’altro. Le cosiddette sensazioni “a pelle” sono le uniche a cui puoi affidarti, perciò, se senti che chi ti sta di fronte ti ha capito ed è stato chiaro e comprensibile senza pose o affettazione, probabilmente è l’inquilino adatto. D’altronde, non saprai mai chi è la persona giusta con cui convivere finché non comincerai a farlo.