In Italia, come in molti altri stati del mondo, votare è un diritto costituzionale di tutti i cittadini con oltre 18 anni di età. Secondo l’articolo 48 della Costituzione, il voto è un dovere civico, ed è importantissimo per poter contribuire alle decisioni che riguardano la vita del nostro Paese.
Purtroppo però, esercitare questo diritto per gli studenti fuori sede non è sempre semplice. Infatti, secondo la normativa in vigore, non si può votare in un comune diverso da quello di residenza, e per questo motivo la cosa può diventare piuttosto problematica. Che sia tempo di elezioni regionali, amministrative, politiche o quant’altro, la vita degli studenti fuori sede sembra essere dura anche quando si parla di votare.
Problematiche degli studenti fuorisede
Partiamo dal presupposto che uno studente fuori sede non può votare nella città che lo ospita durante gli anni dell’università, e che l’unica soluzione è attualmente quella di tornare a casa. Il viaggio verso il comune di residenza per esercitare il diritto di voto può rivelarsi lungo e costoso, e può far perdere tempo prezioso, dato che la votazione potrebbe avvenire in periodo d’esami o di lezioni.
Il tempo speso purtroppo nessuno lo rimborserà, ma per fortuna la legge italiana consente di sfruttare una serie di sconti sui mezzi di trasporto per poter tornare a casa a votare, valida sia per gli studenti fuori sede, che per i lavoratori in trasferta.
Sconto del biglietto Trenitalia
Trenitalia consente di acquistare biglietti scontati dal 10° giorno prima della votazione per l’andata, e fino al 10° giorno dopo la votazione per il ritorno. Lo sconto che viene applicato è del 70% per i treni ad alta velocità Frecciarossa e Frecciargento e per gli Intercity e Intercity notte, e del 60% per i treni regionali. Gli sconti sono validi per viaggi in seconda classe o per il livello Standard del Frecciarossa.
Lo sconto Trenitalia per votare però non è automatico: non si può fare online ma per ottenerlo occorre recarsi presso una biglietteria o un’agenzia viaggio autorizzata, e mostrare il documento d’identità, la tessera elettorale (o una dichiarazione sostitutiva che ne attesti il possesso) e, nel caso del viaggio di ritorno, la timbratura che attesta l’avvenuta votazione.
Sconto del biglietto Italo
Anche Italo permette di beneficiare di sconti e riduzioni per gli studenti fuorisede che decidono di tornare a casa a votare. La compagnia infatti concede uno sconto del 60% sui biglietti di andata e ritorno sulle tariffe Flex o Economy, in ambiente Smart o Comfort. A bordo del treno è necessario portare con sè un documento d’identità e la tessera elettorale, da mostrare al controllore quando richiesto.
Italo, a differenza di Trenitalia, permette l’acquisto del biglietto ridotto per votare anche dal suo sito web.
Sconto del biglietto Alitalia
Molti studenti fuorisede trovano più comodo e rapido spostarsi in aereo anzichè in treno, specialmente quando le distanze sono lunghe o in caso di studenti siciliani o sardi che studiano in un’altra regione. Chi decide di tornare a casa per votare potrà scegliere di viaggiare con Alitalia: la nostra ex compagnia di bandiera mette a disposizione uno sconto di 40 euro sul costo totale del volo di andata e ritorno, che però è applicabile soltanto se il costo del biglietto è maggiore di 40 euro, al netto dei servizi di vendita, dei supplementi e delle tasse.
La verifica avviene in aeroporto: al gate d’imbarco, ed eventualmente prima anche al check-in, occorrerà mostrare al personale di terra la tessera elettorale, sia all’andata che al ritorno. In questo ultimo caso, gli addetti controlleranno anche che sia stata regolarmente timbrata e datata, attestando così l’avvenuta votazione.
Sconto del biglietto del traghetto
Tirrenia, oggi Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), che collega Sardegna, Sicilia e Isole Tremiti con la terraferma, consente agli studenti o lavoratori fuori sede di acquistare un biglietto scontato del 60%, a patto che si viaggi da 10 giorni prima della votazione fino a 10 giorni dopo.
Per acquistarlo, occorre mostrare al personale un documento d’identità valido e la tessera elettorale, che come al solito al ritorno dovrà contenere il timbro della votazione.
Una piccola ma importante eccezione
L’unica eccezione a quanto appena visto riguarda i referendum: infatti, in questo caso gli studenti fuori sede possono farsi delegare come rappresentanti di lista, e con questo stratagemma acquisiscono la possibilità di votare nel comune di domicilio anzichè in quello di residenza. Questo perchè, secondo la legge, è possibile farsi delegare rappresentanti di lista solo nel collegio di residenza, unico a livello nazionale in occasioni dei referendum.
Cosa ci riserva il futuro
La questione del voto per gli studenti fuori sede è già stata dibattuta svariate volte, ma la classe politica sembra non interessarsi a questo problema. Ancora non se ne è venuti a capo, e purtroppo l’unico modo per votare è tornare a casa. Ma la situazione potrebbe cambiare, in quanto a dicembre 2019 è stato depositato un ricorso presso il tribunale di Palermo per riconoscere il diritto di voto anche per i cittadini in mobilità, con la richiesta di portare la questione davanti alla Corte Costituzionale: la prima udienza è fissata per il 7 ottobre 2020.
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