Gli affitti turistici, in particolare quelli a breve termine (AirBnb), sono stati colpiti duramente dal lock down imposto dal governo per uscire dall’emergenza coronavirus (COVID-19). Il blocco quasi totale dei mezzi di trasporto ed il divieto di girare liberamente per le strade delle città d’arte, ha portato all’azzeramento del turismo, che secondo gli esperti, costerà ai locatori il 40% dell’incasso annuale per il 2020.
La ripresa non sarà facile
A giudicare dalle tempistiche con le quali sta rallentando la curva dei contagi, e considerando che l’Italia è stata una delle prime nazioni ad essere colpita dal virus, la ripresa del mercato degli affitti turistici sarà lenta e difficoltosa. Non appena gli Italiani saranno considerati ‘sicuri’, dovremo metterci in guardia dai cosiddetti contagi di ritorno, che per un turista significherebbe andare in vacanza ed essere sottoposto a 14 giorni di quarantena. Per questa ragione, crediamo che chi si occupa di affitti turistici, avrà una ripresa molto lenta e consigliamo caldamente di focalizzarsi principalmente sul turismo nazionale.
Il mercato degli affitti nelle grandi città
Per fortuna nelle grandi città sarà possibile trovare una scappatoia per riuscire a ripartire il prima possibile con le proprie rendite immobiliari, a patto di fare una piccola modifica nelle modalità d’affitto.
Negli ultimi anni, il boom degli affitti a breve termine, ha portato ad una carenza di appartamenti in affitto per lavoratori e per studenti, che spesso si sono dovuti adattare cercando una sistemazione in periferia. In questo momento però possiamo sfruttare questo mercato interno per ovviare ad una carenza fisiologica di turisti da tutto il mondo.
Come convertire un appartamento destinato ai turisti
Modificare la destinazione del proprio appartamento in affitto non è sempre possibile e ci sono diverse accortezze da seguire. Vediamo quindi quali sono le considerazioni che ogni locatore deve fare prima di convertire il proprio appartamento in affitto:
1) Hai un arredamento o mobilio di valore?
Se il tuo appartamento è considerato ‘di fascia alta’ devi fare attenzione prima di convertirlo in un affitto a medio/lungo termine in quanto l’attenzione verso il mobilio non è esattamente la stessa. Potresti apportare delle modifiche o rivolgerti esclusivamente ad un target fidato.
2) Il tuo appartamento è pronto per una permanenza medio/lunga?
Vivere 3 o 6 mesi in un appartamento non è come trascorrerci un weekend. Per citarne una, la cucina dev’essere ben accessoriata se vuoi ospitare un affittuario per più tempo. Solitamente un turista ha poco tempo a disposizione, per cui predilige cenare fuori o ordinare cibo da asporto. Un affittuario di medio termine al contrario avrà bisogno di un maggior numero di casalinghi ed accessori per la casa per apprezzare al massimo il tuo appartamento.
3) Il tuo appartamento è ideale per studenti o per una famiglia?
In base alla conformazione del tuo appartamento ed al suo arredamento puoi decidere se convertirlo in un affitto familiare o in un affitto per studenti. Su questo aspetto fai molta attenzione anche alle tipologie di contratto possibili: se affitti a studenti puoi optare per un contratto transitorio, ma se l’obiettivo è affittare ad una famiglia il contratto standard è 4+4, dovrai proporre un contratto specifico per fissare un periodo di tempo minore.
4) Sei un soggetto a rischio e preferisci non avere contatti con molte persone nel prossimi 12 mesi?
Anche questo è un aspetto molto importante da tenere in considerazione.
Quindi cosa conviene fare con il proprio appartamento in affitto?
Purtroppo non sappiamo come si evolverà questa situazione e non vogliamo ‘convincerti’ a cambiare destinazione al tuo appartamento. La cosa giusta da fare dipende da te, dalla tipologia del tuo appartamento e soprattutto dipende da qualcosa che non possiamo controllare direttamente, ovvero come si evolverà la diffusione del virus e quali saranno gli accorgimenti da prendere per garantire affitti turistici sicuri.
Se non vuoi cambiare destinazione al tuo appartamento, ti consigliamo comunque di allungare il numero minimo di giorni di permanenza all’interno del tuo appartamento. Con un minimo di 7 o meglio ancora 15 giorni, in modo da puntare ad una tipologia diversa di turismo e diminuire il numero di check-in/check-out.